Quando ordini al ristorante stai molto attento: con questa tecnica ti fanno spendere di più

Spesso dimentichiamo che i camerieri sono anche dei venditori: anche tu sei stato vittima di questa tecnica e alla fine hai speso di più!

Quando siamo seduti al ristorante e ci troviamo davanti un menu, limitato o ampio che sia, abbiamo la netta sensazione di avere il pieno controllo della situazione in cui ci troviamo. Il motivo è molto chiaro: possiamo scegliere liberamente, possiamo chiedere delle variazioni sui piatti, possiamo rispedire in cucina un piatto cucinato male e possiamo anche pretendere che ci cambino un bicchiere sporco.

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Pericolo truffa al ristorante (insideweek.it)

Nonostante questo, però, la verità è che esistono delle sottili tecniche persuasive che vengono costantemente utilizzate dai camerieri mentre ci servono al tavolo. Si tratta di tecniche di marketing identiche in ogni settore di vendita e che funzionano sempre quando si tratta di aumentare i guadagni del venditore.

Attraverso questa sottilissima manipolazione psicologica, infatti, il cliente viene indotto a scegliere, in maniera apparentemente volontaria, un prodotto molto più costoso di quello che avrebbe comprato inizialmente. Essendo una tecnica estremamente efficace, viene utilizzata il più possibile e alla fine i “venditori” diventano molto bravi nel “manovrare” i clienti e far salire il conto finale.

La tecnica della “non scelta” che ti fa spendere di più

Questa tecnica viene applicata nel momento in cui il cliente sceglie un piatto presente sul menu ma che in realtà non può essere preparato, per esempio perché è semplicemente terminato o si sono esauriti gli ingredienti con cui viene cucinato.

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I camerieri non sono sempre amichevoli come sembrano (insideweek.it)

Nel momento in cui il cameriere comunica al cliente che non potrà avere quello che ha chiesto, allora mette in atto una tecnica di vendita tanto sottile quanto micidiale, perché è travestita da grande disponibilità da parte del ristorante.

 Per farlo il cameriere spiegherà che la cucina chiede scusa, ma non è possibile servire il piatto indicato dal cliente. A questo punto indicherà al cliente due piatti in alternativa a quello che non può ordinare. In genere si tratta di piatti della stessa categoria di quello che manca, quindi primi al posto di un primo, piatti di carne al posto di piatti di carne e così via.

Il cameriere descriverà entrambi i piatti in maniera molto positiva e potrebbe addirittura dire di averli assaggiati e di essere rimasto entusiasta. A questo punto il cliente si lascerà convincere da un suggerimento così cortese e molto probabilmente non chiederà di guardare di nuovo il menu, scegliendo di “fidarsi” del suo cameriere.

Il problema è che i due piatti consigliati dal cameriere saranno certamente molto più costosi di quello che il cliente voleva ordinare, quindi alla fine il cliente starà spendendo di più.

L’unico modo per evitare di cadere in questa trappola è chiedere di consultare di nuovo il menu e scegliere liberamente – stavolta davvero – consultando sia la lista dei piatti sia, ovviamente, quella dei prezzi.

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