Oggi si celebra il World Pasta Day, un evento voluto dall’Unione Italiana Food insieme all’International Pasta Organisation (Ipo), della giornata dedicata a spaghetti &co.
Piatto simbolo dell’italianità a tavola, è il marchio di fabbrica del made in Italy nel mondo come dimostra il suo stesso nome intraducibile e per tutti semplicemente “pasta”. Con ritmi assai brillanti sui mercati esteri, accentuati da un netto quanto imprevedibile progresso sull’ormai maturo mercato interno, l’industria pastaria italiana ha prodotto nel 2020 3.890.467 tonnellate di pasta che hanno definito un incremento straordinario dell’11% sul già positivo 2019, numeri che hanno accompagnato un progresso del +12,8% in termini di fatturato, giunto nel 2020 a 5.680 milioni di euro.
In una fase emergenziale senza precedenti, gli italiani e i consumatori di tutto il mondo hanno riscoperto il piacere di potersi affidare a un prodotto buono, sano e sostenibile. È emerso infatti da una indagine DOXA/ Unione Italiana Food e ICE che durante il lockdown i consumi globali di pasta sono cresciuti del 24%. Specie in Italia, che precede con oltre 23 kg di consumi pro-capite annui la Tunisia (17 kg) e il Venezuela (12 kg) sul podio dei principali Paesi consumatori di pasta.
