È il dolce natalizio dedicato al Sole, una bonta unica: storia, ricetta e dove mangiarlo

Il Natale è sempre più vicino e con esso anche la voglia di dolce: ecco la ricetta per quello più natalizio di tutti. Non può mancare.

Il conto alla rovescia per il giorno di Natale è cominciato e con esso anche quello relativo alle ricette che abbiamo intenzione di preparare e di mettere sulla nostra tavola per la cena e il pranzo insieme ai parenti. Una idea davvero deliziosa è quella relativa al dolce di Natale per eccellenza.

Pangiallo: ecco la ricetta per prepararlo
Dolce Natale: ecco la ricetta  -insideweek.it

Stiamo parlando del pangiallo che anche se varia in forma di regione in regione ha un comune denominatore, che è quello di avere al suo interno la combinazione di miele e frutta secca: ingredienti naturali che aggiungono dolcezza e davano gusto ancora prima che venisse usato lo zucchero.

La storia del pangiallo è davvero antica: si prepara da circa duemila anni ed è un dolce tondo di colore giallo che sembra augurare il ritorno alla bella stagione e alla luce benefica del sole. Ma entriamo nel vivo della questione e scopriamo la ricetta vera e propria del mitico dolce.

Pangiallo, ecco la ricetta per prepararlo a casa

Una volta capito di che cosa si tratta, la cosa importante da tenere a mente è che la storia del suo nome è legata a diversi fattori: alcuni pensano che sia strettamente legato alle spezie dell’impasto e altri invece pensano abbia a che fare con la superfice spennellata di uovo sbattuto o ancora c’è chi lo collega alla glassa a base di farina e zafferano.

Pangiallo, ecco la ricetta e il luogo in cui mangiarlo
Pangiallo: ecco la ricetta  -insideweek.it

Ad ogni modo, quello che di certo non si può mancare di conoscere è la sua ricetta che prevede l’uso di miele scaldato, un poco di farina e frutta secca; principalmente mandorle, noci e pinoli. Col tempo si sono aggiunti i canditi, tra tutti il cedro, poi l’uva passa e i fichi secchi, e infine la miscela di spezie così fortemente associate al Natale. E non finisce qua, da qualche anno si è anche soliti inserire il cacao o il cioccolato a pezzi che lo rendono ancora più originale.

Nel caso in cui però non abbiate voglia di prepararlo ma non volete perdere l’occasione di gustarlo, per chi si trova a Roma è davvero fortunato, il pangiallo si trova in diversi posti, tra questi citiamo alcuni luoghi più caratteristici: l’Antico Forno Roscioli, Valzani, a Trastevere dal 1925, il Biscottificio Innocenti, sempre nello stesso luogo della Capitale.

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