Dove mangiare i migliori piatti della tradizione laziali: tutti i ristoranti da non lasciarsi sfuggire

Se la cucina laziale è una delle vostre preferite, non potete perdervi questi locali quando andate nel Lazio: sono i migliori

Cucina casereccia, con specialità della tradizione fatte con ingredienti semplici e poveri, quella laziale vanta alcuni dei piatti più cucinati, replicati e amati in tutt’Italia. A livello internazionale, i più conosciuti sono sicuramente l’amatriciana e la carbonara, anche se in realtà non si possono non citare anche la deliziosa cacio e pepe, l’arrabbiata per chi ama  il peperoncino o gli gnocchi alla romana, fermandoci solo ai primi piatti. Ecco quali sono i ristoranti migliori in cui godere delle prelibatezze che offre questa regione.

Dove mangiare i piatti della cucina laziale
Dove mangiare i piatti della cucina laziale: ecco i locali migliori (insideweek.it)

Avete organizzato un weekend a Roma per vedere finalmente con i vostri occhi la capitale d’Italia e sognate di gustarvi una bella carbonara, oppure una trippa alla romana fatta a regola d’arte e infine un assaggio di abbacchio, secondo piatto principe della cucina locale.

Oppure dovete andare nel Lazio per lavoro e, già che ci siete, vorreste fermarvi a gustar qualcosa di locale, che vi resti nel cuore e nella mente. Oggi vi sveliamo quali sono i locali migliori per assaporare la cucina laziale: provateli e non resterete delusi.

Cucina laziale, assaggiatela qui: sono le trattorie migliori

A decretare queste come le trattorie migliori del Lazio per assaporare la cucina tradizionale non siamo stati noi ma il prestigioso Gambero Rosso nella guida “Roma e il Meglio del Lazio” edizione 2024, quindi aggiornata all’ultimo minuto.

Dove mangiare i piatti della cucina laziale
Dove mangiare i piatti della cucina laziale: ecco i locali migliori (insideweek.it)

Partiamo da Armando al Pantheon, una trattoria che ha aperto nel 1960 e che ancora oggi riempie le pance di migliaia di romani e di turisti, ogni giorno. Impossibile poi non citare il Grappolo d’oro a Campo de’ Fiori, con ai fornelli l’inconfondibile Antonello Magliari: andateci e non resterete delusi.

Se invece siete nelle zone di Monteverde, quindi fuori dal centro città, passate da Cesare, dove le specialità di Leonardo Vignoli vi faranno vivere un’esperienza gastronomica unica nel suo genere. Uscendo dai confini romani e salendo nel viterbese, più specificatamente a Grotte Santo Stefano, un ristorante da non perdere è al Casaletto, della famiglia Ceccobelli.

Tra i monti Prenestini e i Leprini, invece, ottima Sora Maria e Arcangelo, nel comune di Olevano Romano. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: scegliete qual è il locale che vi ispira di più e correte!

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