Cultura e tempo libero, il made in Italy genera un export da 3 miliardi di euro l’anno

Cultura e tempo libero generano un export che vale circa 3 miliardi di euro all’anno – 1,4 miliardi a giugno – in crescita del 13,4%. I prodotti made in Italy più esportati sono libri, periodici e prodotti editoriali, per 584 milioni di euro (+21,3%), articoli sportivi per 483 milioni di euro (+4,7%), attività creative per 169 milioni (+27,8%), strumenti musicali per 67 milioni (+8%). Milano, con 171 milioni di euro in sei mesi (+6,8%), guida la classifica e rappresenta un ottavo del totale nazionale. È seguita da Forlì-Cesena con 168 milioni, Modena che passa da 60 a 142 milioni. Poi Treviso, Piacenza, Bergamo, Torino, Genova, Trento e Padova. La Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi ha messo a punto una mappa, disponibile in italiano e inglese, per sapere dove va e da dove parte l’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati.

Le principali destinazioni sono Francia, Stati Uniti e Germania. In forte crescita Polonia (+66,1%), Spagna e Svizzera (+28%). Tra le prime 15 anche Giappone, Cina e Hong Kong. I cugini d’Oltralpe sono i primi per prodotti editoriali, fotografia e articoli sportivi, gli Usa per prodotti delle attività creative e di intrattenimento (+24%), delle biblioteche e degli archivi (+62,6%) e per strumenti musicali (+37,9%). La Repubblica Ceca si distingue per apprezzare attività cinematografiche, video e televisive, la Bulgaria per giochi per computer e software, la Serbia per l’editoria musicale.

“Cresce a livello internazionale l’interesse per i prodotti culturali made in Italy – rimarca Carlo Edoardo Valli, vice presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e presidente della sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione -. Un fenomeno collegato all’interesse e alla considerazione, sempre più diffusi, per lo stile di vita italiano, dalla cultura al food, dalla moda al design. In questo processo rivestono un ruolo importante le imprese del territorio di Milano, Monza Brianza e Lodi, la cui creatività e capacità produttiva diventano elementi di attrazione internazionale”.

La Lombardia, con 327 milioni di export culturale in sei mesi (+5,1%) rappresenta quasi un quarto del totale italiano. Dopo Milano, con 171 milioni, e Bergamo con 48, vengono Monza e Brianza con 29 milioni, Varese e Lodi con 19, Mantova con quasi 11 e Brescia con 8,5. Sono i libri e i prodotti dell’editoria a valere di più in regione: rappresentano il 54% dell’export culturale, seguono le attività di intrattenimento (17%) e gli articoli sportivi (15,2%).

Fonte: LaPresse

Impostazioni privacy