Come Milano è diventata la prima città più vivibile d’Italia

È quella di Milano la provincia più vivibile d’Italia. Lo rivela l’indagine ‘Qualità della vita’ di Il Sole 24 Ore. Il capoluogo lombardo si piazza ben 7 volte su 42 nei primi tre posti con gli indicatori suddivisi in sei macro-aree (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e società, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero). Milano, ad esempio, svetta negli indicatori reddituali (prima per depositi in banca pro capite e consumi medi delle famiglie in beni durevoli) e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city; è seconda per prezzo medio di vendita delle case, ma è ultima per il costo medio degli affitti. È al terzo posto per tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni (pari al 69,5%), ma è anche tra le città più litigiose e meno sicure del Paese, seconda solo a Napoli per le rapine. È medaglia di bronzo, infine, per spesa al botteghino in spettacoli.

Insieme a Milano, sono nei primi posti altre province lombarde, tutte in miglioramento eccetto Sondrio e Como. Nella top ten anche le province dell’arco alpino Bolzano, Aosta, Belluno e Trento. A fondo classifica, invece, Vibo Valentia, ultima per durata media dei processi e registra anche una delle più basse spese dei Comuni per minori, disabili e anziani. Quattro province pugliesi, poi, scivolano tra le ultime dieci (Brindisi, Barletta-Andria-Trani, Taranto e Foggia). In controtendenza – nella performance rispetto all’anno scorso – solo Lecce, che sale di 12 posizioni al 92° posto, e Bari che guadagna nove posizioni. Si piazzano nella parte bassa (-18 posizioni) anche Enna e Crotone. La provincia maggiormente migliorata dal 2017 è quella di Mantova, con una risalita di 22 posizioni in classifica, mentre crolla di venti posti quella di Livorno.

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