Addio alle vecchie ricette mediche: come funzionano le nuove e quanto durano, tutte le novità

É tempo di dire addio alle vecchie ricette mediche, quanto prima saranno sostituite: ma come funzionano le nuove e quanto durano?

La notizia era nell’aria da qualche tempo ma adesso è diventata o per lo meno sta per diventare realtà, la vecchia ricetta medica sta per dirci addio e per essere sostituita da quella elettronica che avevamo imparato a conoscere e utilizzare nel periodo della pandemia.

Addio alla ricette cartacee, da oggi solo elettroniche
Ricette mediche: tutte le novità  – insideweek.it

Sarà definitiva cosi come confermato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci e a tutti gli effetti quella elettronica sarà la sostituta di quella rossa cartacea che veniva utilizzata per prescrizione di farmaci, esami diagnostici o visite specialistiche e quella bianca che invece serviva per medicinali a pagamento e non mutuabili.

La ricetta elettronica, o ricetta medica digitale, rappresenta un documento che facilita l’accesso alle prestazioni farmaceutiche e ambulatoriali offerte dal Servizio Sanitario Nazionale. Ma entriamo ancora di più nel particolare e cerchiamo di capire come funziona.

Ricette mediche, da oggi solo elettroniche: come funzionano

Quindi in attesa che la cosa sia definitiva, cerchiamo di capire bene come funzionano le ricette elettroniche: partiamo dal presupposto che il medico riceve nella sua Asl una serie di numeri al posto dei ricettari rossi e nel momento in cui deve fare la prescrizione si collega al computer.

Le ricette elettroniche prenderanno il posto di quelle cartacee
Ricette mediche: tutte  le novità  – insideweek.it

A quel punto va su uno dei numeri ricevuti e inserisce il codice fiscale del paziente, poi sarà il sistema a validare il codice fiscale e tutte le informazioni di esenzione collegate, quindi il medico conferma i dati e completa la ricetta. Una volta fatto questo non dovrà fare altro che procedere alla stampa del promemoria che serve al paziente e che può essere utilizzato in farmacia o in ambulatorio anche in caso di malfunzionamento del sistema informatico.

Ovviamente la cosa importante da tenere a mente è che la ricetta elettronica è valida su tutto il territorio nazionale e che l’eventuale ticket si paga in modo diverso in base alla regione di residenza. Fino a fine 2017 sono stati esclusi dalla prescrizione elettronica alcuni farmaci tipo gli stupefacenti nonché l’ossigeno e le prescrizioni connesse alla continuità assistenziale.

Insomma si tratta di un metodo completamente nuovo che avevamo già imparato a usare nel periodo della pandemia, quando non era possibile uscire di casa: infatti le ricette elettroniche il medico potrà mandarle anche via mail al proprio paziente, evitando cosi la lunga fila negli studi medici o nelle Asl.

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