Il mal di testa si manifesta con una sensazione di pesantezza, fastidio e dolore circoscritto a livello del cranio. Ne soffre quasi tutta la popolazione ma moltissimi ne soffrono a livello cronico. Questo malessere, nel caso sia persistente, va necessariamente trattato ma gran parte dei soggetti affetti da tale condizione gestisce il problema prendendo un farmaco da banco a rapida efficacia.
È opportuno curare la cefalalgia ma prima, identificarne la tipologia. Possono essere di tipo primario o secondario, ovvero senza nessuna causa scatenante o conseguenza di una causa.
Tra le cafalee primarie vi sono: cefalea a grappolo, cefalea muscolo-tensiva, emicrania e/o di altro tipo. Ad esempio a causa di ictus, trauma cranico o tumori.
La cefalea a grappolo colpisce principalmente i soggetti di sesso maschile, può essere episodica o cronica e si presenta con dolori severi e improvvisi, generalmente circoscritti a lato della testa. È il tipo di mal di testa dalla durata maggiore e recidivante. Oltre a ciò può causare altri sintomi come miosi, congestione nasale, sudorazione e senso di irrequietezza;
La cefalea muscolo-tensiva è quella più comune, può durare minuti o protrarsi per giorni, in genere è conseguenza di abitudini scorrette come mancanza di sonno, stress o uso di sostanze. Sovente segue una sensazione di nausea ma il dolore è piuttosto lieve e circoscritto ai laterali del cranio;
L’emicrania, invece, è più comune nei soggetti di sesso femminile, può durare una giornata intera. Molti sono i fattori scatenanti e qualsiasi attività può peggiorare la sensazione. Generalmente ne conseguono nausea e/o vomito.
Ma una delle altre possibili cause del mal di testa può essere la ‘cervicale’, un’infiammazione che parte dalla parte posteriore del collo. A una postura errata, sedentarietà, e movimenti bruschi, seguono ‘dolori cervicali’ che possono causare cefalalgia, o dolori estesi alle braccia, oltre che localizzati al collo. Si tratta di infiammazioni comuni che possono sfociare in sindromi croniche di tipo cervico-cefalico o cervico-brachiale.
In genere le cure sono a base di antinfiammatori non steroidei, ma è opportuno evitare le fonti di rischio come il fumo, l’alcol e cibi acidi, nonché infiammatori; inserire stretching e/o attività fisica, ricorrere a esercizi posturali, massaggi o avvalersi di tutor che sorreggono la zona cervico-dorsale supportando la postura quotidiana.
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