Il discorso di Joaquin Phoenix alla notte degli Oscar 2020

Miglior attore protagonista con il suo “Joker”, Joaquin Phoenix riceve l’Oscar ed emoziona la platea nella notte dell’Academy con un discorso per i diritti, contro ogni forma di discriminazione. Passando per le “cose terribili” fatte nella sua vita e chiudendo con un tributo all’indimenticabile fratello River, l’attore morto a soli 23 anni nel 1993.

“Parliamo di disuguaglianze di genere, degli afroamericani, dei nativi, della comunità Lgbt”, ha detto dal palco ricordando come il cinema gli abbia donato la possibilità di “poter dare voce a chi voce non ce l’ha”, e sottolineando come si debba “lottare contro l’idea che una razza sia dominante rispetto a un’altra”. Per farlo occorre “usare l’amore e la compassione come principi guida”. Convinto vegano, l’attore ha parlato anche di “crimini contro gli animali” e ha puntato il dito contro l’egoismo dell’uomo: “Siamo così disconnessi dalla natura, talmente egoisti che andiamo nella natura e la distruggiamo”.

Secondo Phoenix, gli animali, tanto quanto l’uomo, meritano di essere parte dello stesso sistema di riferimento morale. Nella stessa frase, l’attore ha equiparato i diritti degli animali ad altri temi della società contemporanea: discriminazioni di genere, dei gay e dei popoli indigeni. “E’ lo stesso tipo di lotta contro l’ingiustizia”. Ai Golden Globe in gennaio, Phoenix non aveva fatto mistero della sua vocazione ambientalista invitando i colleghi attori a non prendere più jet privati.

Stavolta tra i punti toccati nel ringraziamento all’Academy uno stato l’affondo contro l’egoismo umano: “Siamo sempre più scollegati dal mondo naturale: ci entriamo solo per saccheggiare le sue risorse” come quando “ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e poi rubarle il bebè, nonostante le sue grida di dolore siano inequivocabili”. Ha parlato anche dei suoi trascorsi burrascosi fra rehab e depressione e ammesso di avere “fatto cose terribili nella vita” e di essere stato “un collega egoista, cattivo e crudele” con cui lavorare. Ha quindi ringraziato “molti di quelli seduti in platea (che) mi hanno dato una seconda opportunità, ed è da qui che viene fuori il meglio dell’umanità”.

Poi, prima di lasciare il palco, il tributo al fratello scomparso: “Quando mio fratello aveva 17 anni ha scritto queste parole: “Corri verso il rifugio con amore e troverai la pace'”. Nel recitarle gli è tremata la voce al ricordo di quella notte di Halloween del 1993 che gli ha segnato la vita. River Phoenix morì per overdose su un marciapiede davanti al Viper Room, il locale del collega e amico Johnny Depp davanti agli occhi di Joaquin, la sorella Rain, il bassista e il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Flea e John Frusciante e Leonardo DiCaprio. Joaquin chiamò l’ambulanza ma i soccorsi tardarono. River aveva solo 23 anni e un futuro da divo del cinema. Nei due anni successivi, scosso dal dolore, Joaquin si rifiutò di recitare, poi la passione per lo spettacolo fu troppo forte.

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