Nel 2018 la fiducia degli utenti in Facebook ha subito parecchi scossoni, eppure miliardi di persone continuano a visitare quotidianamente il social network in blu. Questa apparente contraddizione non è sfuggita ad alcuni ricercatori, che rilevandola si sono chiesti che cosa possa servire per convincere davvero un utente di Facebook ad abbandonare – almeno per un certo periodo di tempo – la creatura di Mark Zuckerberg.
Hanno così organizzato un esperimento strutturato in tre diverse “aste” per capire quale somma sarebbe sufficiente a convincere un utente ad abbandonare la piattaforma per un anno. Ogni partecipante doveva indicare quanti soldi avrebbe voluto in cambio di 365 giorni di astinenza dal social network: diversamente dalle aste tradizionali, la puntata più bassa avrebbe “vinto”. Due delle aste sono state condotte con studenti universitari, mentre la terza è stata rivolta a degli adulti e gestita tramite il Turco meccanico di Amazon.
Alla fine, i risultati – pubblicati su PLOS One – hanno mostrato che le somme indicate dai partecipanti alle aste hanno oscillato tra un minimo di 1.139 dollari e un massimo di 2.076 dollari. La persona che ha avanzato l’offerta inferiore – come dicevamo – è stata considerata la vincitrice, nonché la dimostrazione di quale sia il valore di Facebook percepito dagli utenti: poco più di mille dollari, e comunque meno di duemila.
Un ulteriore dato interessante emerso dalla ricerca è che quanti usano più Snapchat e Instragram che Facebook sono stati coloro che hanno offerto di meno, segno che per costoro abbandonare il sito in blu non era poi un gran sacrificio: se ci sono delle alternative, insomma, Facebook perde parte del suo fascino. Alla fine Sean Cash, uno degli autori della ricerca, ha commentato:“Parte del motivo per cui gli utenti restano su Facebook, nonostante serie preoccupazioni su come venga usato o abusato, è molto semplice: ci dà ancora un sacco di gioia”.
Inoltre, la difficoltà di lasciare Facebook è da ricercarsi anche nell’attaccamento verso la piattaforma che s’è sviluppato negli anni:“C’è chi ha oltre un decennio di foto, c’è chi lo usa per organizzare gruppi di studio… c’è gente intorno ai vent’anni che magari è stata su Facebook per tutta la sua vita adulta”.
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