Sono molteplici, oggi, le app capaci di tenerci in forma, in maniera divertente ed efficace, e persino personalizzata. Ma in questo mare magnum di possibilità, l’intelligenza artificiale può apportare ancora dei grandi cambiamenti, fino a creare un vero e proprio trainer personale… virtuale
Il primo lockdown ha fatto scoprire a tutti gli italiani la passione per gli impasti, la farina e le pizze, ma anche quella per gli allenamenti domestici. Se inizialmente tanti allenamenti sono stati improvvisati, sono presto emersi programmi standardizzati che ci hanno permesso di mantenerci in forma da casa, online; o ancora, abbiamo provato a collegarci a distanza con i nostri personal trainer. Bene o male, durante il Covid abbiamo capito che allenarsi via webcam, guardando un video su YouTube o seguendo una app era possibile e a volte persino preferibile rispetto alla palestra. E oggi, che possiamo tornare nelle palestre ma non senza qualche difficoltà dettata dalle nuove ondate di contagi, molti di noi scelgono di continuare ad allenarsi a casa, optando per la comodità, praticità e perché no, anche economicità, di queste soluzioni.
Vediamo quali sono le principali soluzioni basate sulla tecnologia per iniziare questo 2022 con il piede giusto.
5 app per allenarsi senza andare in palestra
- Technogym App
L’hanno definita la Apple del fitness: Technogym non si limita a produrre macchinari da palestra, ma negli anni ha sviluppato un vero e proprio ecosistema attorno al wellness e l’ultimo tassello è la Technogym App. Questa app mostra come fare gli esercizi, ma è soprattutto in grado di creare un programma di allenamento su misura, incrociando caratteristiche personali e scienza del fitness sulla base di un sistema di intelligenza artificiale che tiene anche conto di tempo e attrezzature a disposizione.
- Freeletics
Con circa 50 milioni di utenti in oltre 160 Paesi e oltre 600,000 abbonamenti in Europa è forse l’app di fitness più diffusa nel vecchio continente. Il “personal trainer in tasca” offre allenamenti basati sull’intelligenza artificiale e ha l’obiettivo di sviluppare percorsi di formazione progettati in modo univoco per soddisfare i diversi utenti in diversi contesti, scelti tra oltre 3,5 milioni di opzioni.
- FitnessAI
FitnessAI per iPhone utilizza l’intelligenza artificiale per generare allenamenti personalizzati. Basato su 5,9 milioni di allenamenti, l’intelligenza artificiale ottimizza serie, ripetizioni e peso per ogni esercizio ogni volta ci si allena.
- Garmin Connect
È la app legata allo smart watch della Garmin, che permette di creare allenamenti personalizzati e inviarli direttamente al dispositivo wearable, che seguirà passo passo la persona nell’esecuzione, scandendo ripetizioni e recuperi. Qualunque sia il lavoro e l’attività in programma (non solo bici o corsa ma anche cardio, LISS, Tabata Training, HICT, yoga, pilates e molto altro), si può creare un allenamento su Garmin Connect e inviarlo al dispositivo. Vibrazioni e notifiche sonore scandiranno attività e tempi di recupero, senza che si debbano memorizzare.
- Google Digital Fitness Coach
Ancora non disponibile sul mercato, la forza di questo nuovo progetto Google sarà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Le ipotesi più plausibili per il nuovo servizio sembrerebbero due: il Digital Fitness Coach potrebbe coesistere sulla stessa piattaforma Wear OS di Google Fit, progettata per smartwatch e per altri dispositivi indossabili, ma è stato persino ipotizzato che potrebbe essere parte integrante di un nuovo componente hardware: uno smartwatch con marchio Google. Staremo a vedere.
Cosa ci riserva il futuro: un allenamento con il personal trainer, ma a costo più basso
Se ad oggi le soluzioni sono molteplici, non esiste ancora un trainer virtuale del tutto personalizzabile e con un’elevata adattabilità alle esigenze, al livello di allenamento e alla corporeità di ciascuna persona. Chi sviluppa intelligenze artificiali come noi di Indigo.ai sa che l’AI potrebbe essere messa a disposizione della comunità di amanti dello sport in maniera ancora più avanzata, puntuale, fino a creare un vero e proprio personal trainer virtuale capace di formare le persone con percorsi costruiti su misura, adattabili a ogni situazione e sempre reperibile, ancora più efficiente degli strumenti presenti sul mercato, ma senza avere i costi di un personal trainer.
Sfruttando la capacità di apprendimento di un sistema di intelligenza artificiale come Gtp-3 – in grado cioè di immagazzinare oltre 175 miliardi di informazioni – si può davvero creare un personal trainare esperto di ogni metodo di allenamento, in grado di adattarsi ad ogni situazione. E a tendere, con l’avanzamento tecnologico delle camere 3D di cellulari e tablet combinato all’AI, l’evoluzione potrebbe prevedere anche il controllo dell’esecuzione dell’esercizio attraverso una webcam che permette all’AI di verificare se ci stiamo muovendo nel modo giusto o se stiamo mettendo a rischio i nostri legamenti. Un esempio è Gymnasio, una nuova start-up italiana che fa proprio questo, attraverso un hardware esterno dotato di camera 3D che monitora le performance durante gli allenamenti via app.
I campi di applicazione di un allenatore virtuale così avanzato possono essere molteplici e non tutti in concorrenza alle care vecchie palestre: i colossi delle attrezzature sportive, ad esempio, potrebbero integrare gli strumenti di AI all’interno delle loro app proprio per rendere l’allenamento facilmente personalizzabile e aumentare la soddisfazione dei clienti.