Chi è Virgil Abloh, lo stilista di Off-White che ha conquistato Louis Vuitton

Lo scorso marzo Louis Vuitton ha sorpreso tutti annunciando la nomina di Virgil Abloh come nuovo direttore creativo del menswear al posto di Kim Jones. In poco tempo lo stilista americano di origini ghanesi, collaboratore di Kanye West e fondatore del fenomeno Off-White, è passato da outsider della moda a designer del momento anche a colpi di collaborazioni inedite, come quelle con Ikea, Rimowa e Nike. La caratteristica principale dello stilista è proprio la sua versatilità: fa l’artista con Takashi Murakami, il naso per un nuovo profumo in collaborazione con Byredo, e molte altre cose che lo fanno somigliare a un moderno uomo rinascimentale, di quelli che sapevano fare tutto. Adesso, alla vigilia del debutto del suo Louis Vuitton, facciamo un passo indietro nella biografia di Virgil Abloh, creativo pigliatutto.

Ma chi è Virgil Abloh

Virgil Abloh nasce a Rockford, in Illinois, nel 1980 da genitori immigrati dal Ghana. Teenager nell’America degli anni 90, Abloh è un fan della skate culture, dell’hip hop e del grunge, tanto da debuttare come dj con il nome di Flat White. Dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria civile all’Università del Wisconsin, completa il suo percorso di studi con un master in Architettura presso l’Illinois Institute of Technology, influenzato da Mies van der Rohe e dai grandi maestri del modernismo. Qui apprende non solo i principi del design, ma anche il concetto di lavoro multidisciplinare.

Nel 2003 incontra John Monopoly, allora manager di Kanye West, e viene assunto per disegnare il merchandising del rapper americano. Il ruolo di Abloh assume un peso via via maggiore, fino a diventare direttore artistico a pieno titolo, responsabile dell’immagine dei tour mondiali. Tre anni dopo il designer raggiunge Kanye West a Roma, dove insieme iniziano uno stage da Fendi: “Mi ha molto colpito il modo in cui hanno portato un mood completamente nuovo nell’atelier”, dichiara al New York Times Michael Burke, allora CEO di Fendi. “Erano di rottura. Virgil era in grado di creare un linguaggio nuovo per reinterpretare la tradizione. Da allora ho sempre seguito la sua carriera”.

Off-White: Virgil Abloh diventa grande

Nel 2013, a 33 anni, Virgil fonda Off-White, un nome che fa riferimento alla caduta di tutte le barriere. I confini che cadono sono proprio quelli tra i settori: la moda, la pubblicità, l’arte contemporanea e la musica. Tutto è immagine, e Off-White è la massima espressione del credo del suo fondatore e stilista: “Non c’è più l’obbligo di fare un mestiere soltanto”, dichiara lui.

Off-White produce t-shirt, felpe, pantaloni, certo, ma quello che passa è un approccio diverso allo streetwear, che con Abloh sembra poggiarsi su solide basi sartoriali. La moda studiata delle sartorie e quella casual si uniscono in uno stile che renderà Off-White subito molto ammirato dai Millennial. Virgil disegna una linea uomo e una donna, e per gli accessori si avvale spesso di collaborazioni eccellenti, una pratica a cui crede molto. Nel corso degli anni mette in fila collaborazioni con Nike, Moncler, Jimmy Choo, Timberland ma come sempre evade i confini e collabora anche con Ikea, per ridisegnare la sua famosa borsa della spesa.

La caratteristica principale dello stile di Off-White è la versatilità. I capi, le sneakers, le giacche e le felpe disegnate per il brand sono costruite con sapienza sartoriale, anche quando si tratta di capi puramente casual. Quello che conta è il look nell’insieme, eclettico e difficile da definire, perché eredita dal rap la tecnica del sampling e del remix: Off-White prende campioni della moda classica e li remixa nei suoi look casual. Virgil stesso si rifiuta di definire la missione di Off-White, dice soltanto che è una “moda democratica”.

Off-White alla conquista di tutto

L’esperimento di Virgil piace a tutti: nel 2015 Off-White è finalista all’Lvmh Young Designers Prize, tanto per restare nel radar di Vuitton, nel 2017 vince l’Urban Luxe Award ai British Fashion Awards. Su Instagram, sia il brand che il suo fondatore sono seguitissimi: oltre 3 milioni di follower per Off-White, 1,6 milioni per Abloh in persona. Non sono soltanto numeri da influencer, il designer riesce a mettere a frutto quella popolarità d’immagine facendo lo stylist, lavorando con Kanye West, stringendo collaborazioni e amicizie in continuazione, come quella con Bella Hadid, cruciale per traghettare la linea femminile del brand negli occhi delle giovani consumatrici.

L’ultima grande notizia che riguarda Virgil Abloh è la direzione creativa del menswear di Louis Vuitton. “Sono molto eccitato all’idea”, commenta subito lui, “ho sempre sognato di poter lavorare alle nuove direzioni del design e del lusso per un brand così esclusivo come Vuitton”. La sfida sarà proprio questa: riuscire a capire come invitare i fedelissimi di Off-White, abituati a una moda “democratica” e inclusiva, che crede soltanto nel cambiamento continuo, nel tempio sorvegliato e spesso immutabile del lusso.

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